A Vieste, in località Molinella, l’ultima demolizione
di Francesco TROTTA
Prosegue a ritmo incessante il programma di abbattimenti di immobili abusivi ricadenti in area protetta del Parco nazionale del Gargano.
L’ultima demolizione in ordine di tempo è quella effettuata nei giorni scorsi in località Molinella nel Comune di Vieste, dove le ruspe sono entrate in azione per abbattere un manufatto innalzato senza autorizzazione in zona sottoposta a vincoli.
Il provvedimento rientra nel quadro dell’accordo di collaborazione istituzionale, in atto ormai da anni, tra ente Parco e Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, di recente allargato anche ai Comuni, per l’esecuzione di azioni congiunte in merito agli abbattimenti dei manufatti abusivi.
“Per l’ente Parco costituisce un obiettivo strategico non solo dare continuità all’azione finalizzata a contrastare in maniera incisiva, efficace ed efficiente il fenomeno dell’abusivismo in area protetta, mediante la collaborazione istituzionale in essere con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, ma anche e soprattutto rafforzarla estendendola ai Comuni facenti parte della Comunità del parco” si legge nella determina dirigenziale.
Finanziati dall’ente Parco – sempre in prima linea contro gli abusi edilizi – gli interventi di demolizioni sono eseguiti dai Comuni grazie ad appositi accordi sottoscritti tra i due enti.
I risultati finora raggiunti (più di 60 manufatti abbattuti) certificano la bontà del “modus operandi”, il quale si è rivelato più che vincente a dar retta al drastico calo del numero degli abusi registrato sul territorio. La “tolleranza zero” dell’ente Parco ha quindi funzionato, dando incisività e concretezza all’azione di repressione che facendo leva sullo strumento della demolizione, quale mezzo di deterrenza, ha di fatto scoraggiato la condotta dei soggetti intenzionati a violare legge per eseguire l’abuso.
A conferma di questo dato l’Ufficio demolizioni della Procura della Repubblica di Foggia e gli enti locali registrano un incremento addirittura delle demolizioni spontanee che certamente comportano “per gli esecutati un risparmio di spese derivanti dal mancato recupero del credito da parte degli enti interessati”.
Di recente il relativo protocollo ha fatto anche il pieno di elogi in occasione dell’evento Premio “Orchidea del Parco nazionale del Gargano” della scorsa settimana a San Giovanni Rotondo. Il modus operandi è stato individuato dal Ministero come best-practice da prendere a modello e declinare in altre aree protette.